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Sono Victor Blanco e in questo blog ti mostrerò le strategie usate dai professionisti, in modo semplice, per far crescere il tuo business in modo esponenziale
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Growth Hacking, una geniale strategia di crescita

Il growth hacking è un termine generico per strategie incentrate esclusivamente sulla crescita. Di solito viene utilizzato in relazione a startup in fase iniziale che necessitano di una crescita massiccia in breve tempo con budget ridotti. L'obiettivo delle strategie di growth hacking è generalmente quello di acquisire il maggior numero possibile di utenti o clienti spendendo il meno possibile.  

Continuando la lettura vi spiegherò nel dettaglio tutti i segreti di questo incredibile metodo. Piccolissima curiosità: il termine "growth hacking" è stato coniato da Sean Ellis, fondatore e CEO di GrowthHackers, nel 2010.  


Cos'è il Growth Hacking?  

Non c'è una definizione corretta per questo termine. Possiamo dire, tuttavia, che un growth hacker esplora sistematicamente nuove opportunità di crescita in qualsiasi parte del percorso del cliente, dalla consapevolezza attraverso il marketing agli ambassador del marchio. Si parla, quindi, di un percorso che prende in considerazione TUTTE le parti di un processo di marketing.  

Pensate all'”hacking" non come un "hacker" che vi entra nel PC e vi ruba i vostri file più importanti, ma in termini di "life hack", ovvero quelle piccole scorciatoie che ti semplificano la vita. Il growth hacking è più comunemente associato alle start-up e alle piccole imprese, ovvero quelle organizzazioni che non hanno una grande quantità di denaro da spendere ma hanno bisogno di risultati rapidamente. Tuttavia, è un concetto scalabile applicabile a qualsiasi attività online desiderosa di mantenere la crescita e il mantenimento di una base di utenti attiva.  


Come si può iniziare con il Growth Hacking?  

Prima di tutto, crea il tuo prodotto e testalo per assicurarti che le persone lo vogliano e siano disposte a pagarlo. Questo ti aiuterà a raccogliere dati in modo da comprendere i tuoi acquirenti chiave e poter indirizzare di conseguenza le tattiche di marketing di crescita.  

Aggiorna il tuo prodotto a intervalli regolari e continua a ricevere feedback dai clienti in modo da sapere sempre se sei sulla strada giusta. Allo stesso tempo, commercializza il tuo prodotto per favorire una crescita continua e monitorare il successo di tali risultati. I test A/B e altre tecniche di ottimizzazione della conversione sono fondamentali per un efficace growth hacking.  


La differenza tra Growth Hacking e marketing tradizionale 

Growth hacking e marketing vengono visti molto spesso come una cosa sola, ma ci sono differenze sottili ma importanti. Il growth hacking viene paragonato al marketing in quanto il suo obiettivo finale è l'acquisizione di clienti o incoraggiare più persone a utilizzare un particolare prodotto o servizio.  

Tuttavia, a causa delle sue origini all'interno della comunità delle start-up, si basa molto su tattiche che non comportano la spesa di budget massicci a cui le aziende più grandi hanno accesso. In genere, il growth hacking combina marketing, ottimizzazione e le abilità di sviluppo per realizzare marketing automatizzato con un budget ridotto.  

Nel marketing tradizionale, l'obiettivo è quello di promuovere i prodotti o i servizi dell'azienda. Il growth hacking, invece, ha una prospettiva più ampia, poiché non si mira solo alle vendite, ma si concentrano gli sforzi anche su una strategia per accelerare la crescita di un'azienda impiegando strategie di marketing non convenzionali per aumentare il numero di clienti con il minor denaro speso.  


Il Funnel dei pirati  

Molte startup utilizzano il "funnel dei pirati": Awareness, Acquisition, Activation, Retention, Revenue e Referral (che insieme formano l'acronimo "AARRR", che ricorda - appunto - il verso in un pirata). Oggi vi spiegherò passo passo il significato di queste parole, così da utilizzare il funnel piratesco al meglio!  



Awareness - Sostanzialmente questa fase coincide con il momento in cui un visitatore scopre il tuo brand ed entra in contatto con esso per la prima volta.

Acquisition - La fase di Acquisition rappresenta il momento in cui le persone entrano in contatto con il tuo prodotto e lasciano i loro dati (nome, cognome, numero di telefono e mail).  

Activation - Questa fase corrisponde al momento in cui l'utente prova effettivamente il tuo prodotto per la prima volta, non è ovvia come sembra e, la maggior parte delle volte, non sempre il servizio verrà utilizzato con regolarità.  

Retention - In questa fase gli utenti tornano o usano il tuo prodotto con una buona continuità. Per questo motivo è importantissimo creare una relazione genuina, duratura e solida con il vostro utente. I dati più importanti da esaminare sono: tasso visitatori di ritorno, numero di sessioni dell'app, tasso di abbandono, utenti attivi ogni giorno e ogni mese.  

Revenue - Tutti gli sforzi precedenti servono per arrivare a questa bellissima fase: il momento della monetizzazione e consolida il passaggio da utente a cliente.  

Referral -  Questa è la fase forse più importante di tutti per il maggior tasso di crescita... il momento in cui dovrai far conoscere ai contatti dei tuoi clienti la tua attività. La maggior parte delle volte gli utenti non lo fanno senza alcun motivo (magari i più fedelissimi sì) e per questo hanno bisogno di un incentivo. In sostanza devi fare in modo che i tuoi utenti attivi promuovano il prodotto ad altre persone a loro connesse. In che modo? Attraverso un programma di referral che permette agli utenti, dopo aver consigliato il prodotto agli amici, di ricevere una ricompensa.  


Esempi di Growth Hacking che hanno portato a un successo incredibile  

YouTube – Grazie ai "codici per l'incorporamento" è stato reso il più semplice possibile per le persone condividere i video di YouTube sui propri siti web, permettendo agli utenti di poter vedere il video praticamente ovunque. La loro funzione di hosting è gratuita e ha permesso loro di accumulare milioni di utenti globali e oltre 1 miliardo di visite ogni mese.  

DropBox – Ha semplicemente utilizzato un sistema furbo, ma estremamente efficace, del classico "invita un amico per ricevere una ricompensa" come vi abbiamo spiegato nella sezione Referral del "Funnel dei pirati". Per ogni amico invitato, DropBox regalava 250 MB di memoria in più, una strategia che ha permesso all'azienda di salire rapidamente da centinaia di migliaia di utenti a più di 4 milioni in meno di un anno.  

Airbnb - Airbnb una volta utilizzava Craigslist dopo la sua apertura. Non conosci Craigslist ma Airbnb sì? Vuol dire che la loro strategia ha funzionato alla grande! Craigslist era (ai tempi) un famoso sito per le persone che cercavano di affittare stanze o case. Allora, Airbnb elencò le sue offerte su Craigslist con un link al loro sito. Di conseguenza, sono stati in grado di attirare potenziali clienti dal sito più popolare per invitare le persone a visitare la loro piattaforma. Inizialmente hanno promosso i loro annunci manualmente, ma in seguito hanno creato un bot per elencare automaticamente le offerte che attiravano utenti da Craigslist all'app di Airbnb.  

PayPal - Sicuramente è questo il caso più eclatante. Vi ricordate quando tutti avevamo PayPal nei nostri smartphone? No, non era solo per comodità e per gli acquisti su eBay, ma perché PayPal ha iniziato la sua rapida crescita attraverso un sistema di referral: gli utenti venivano pagati solo per registrarsi. Quando un utente indirizzava i propri amici a PayPal, entrambi ricevono 10 dollari ciascuno. Di conseguenza, sono riusciti ad avere una crescita giornaliera del 10% e con oltre 100 milioni di clienti totali. Questa strategia viene utilizzata ancora oggi da molte compagnia che vogliono lanciare le loro carte di credito (HYPE, Flowe, Circle e molti altri).

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Grazie e alla prossima,

Victor Blanco il tuo stratega digitale